I miei due cani, sono sempre degli attenti osservatori, scrutano le mie mosse, i miei movimenti, le mie azioni e interazioni, tutto il giorno. Sono un maschio ed una femmina, e se ho la sensazione che Benji, il maschio, sia così attento a quello che faccio solamente per sfruttare i momenti di distrazione e goffaggine in cui mi cade del cibo a terra, Wendy, la femmina, sicuramente mi sta giudicando. Quando faccio qualcosa o succede qualcosa, capisco che Wendy si è fatta un’opinione a riguardo, a differenze di Benji invece che è sempre entusiasta indipendentemente da tutto. E quindi penso, chissà qual è la mia reputazione agli occhi dei miei cani…
Valutare socialmente, ovvero dare un giudizio
La reputazione è l’opinione, la valutazione che le persone hanno di qualcuno o di qualcosa, basata sulle azioni, sul comportamento, sulle esperienze o semplicemente sulla percezione che gli altri hanno di quella persona. Si ritiene che svolga un ruolo importante nel mantenimento delle società cooperative su larga scala degli esseri umani. Le reputazioni si formano quando le persone esprimono giudizi sugli altri basandosi non solo sulle interazioni dirette con questi ultimi, ma anche su informazioni provenienti da interazioni tra terzi. La formulazione di tali giudizi sembra essere diffusa anche nel regno animale, in particolare negli scimpanzé, nei bonobo, nei delfini, nei corvi, e in alcune specie di pesci. E non solo a livello intraspecifico, ma sembra che alcuni primati non umani in cattività valutino socialmente persino gli esseri umani.
I cani giudicano la Cooperatività dell’uomo
E allora, vista la lunga storia di convivenza con l’uomo nella stessa nicchia ecologica e sociale, non sarebbe interessante scoprire se anche i cani valutino, giudichino socialmente l’uomo?
In realtà già diversi studi si sono inoltrati in questo argomento, indagando se i cani riuscissero a capire la “cooperatività”. Hanno scoperto che i cani preferiscono una persona “generosa” che da sempre loro cibo, ad una persona “egoista”, così come preferiscono uno sperimentatore “amichevole” piuttosto che quello che li ignorava. Ma questi risultati indicano “solamente” che i cani preferiscono una persona associata a risultati vantaggiosi (ad esempio, cibo o gratificazioni sociali). Ovvero il cane ha imparato, tramite l’esperienza diretta, ad ottenere o meno qualcosa di vantaggioso per sé. Quando invece si è provato a studiare le preferenze dei cani verso persone che avevano fatto qualcosa, nei confronti di altri cani o altre persone, e non direttamente nei loro confronti, i risultati non sono conclusivi.
E la competenza?
Oltre alla cooperatività, un’altra dimensione importante sulla quale basare una valutazione, un giudizio sociale, è la “competenza”. Infatti, la competenza comprende caratteristiche come l’efficacia, le abilità, la creatività, la fiducia e l’intelligenza, ed è sicuramente qualcosa di vantaggiosa da saper riconoscere e valutare per gli animali sociali. Ed è proprio questa abilità che hanno indagato i ricercatori giapponesi in un recente studio.
Lo studio scientifico
Gli sperimentatori hanno mostrato a 74 cani due scene: in una scena, un attore riusciva a rimuovere un oggetto da un contenitore aprendo il coperchio, interpretando così il ruolo di persona competente; mentre in un’altra scena, i tentativi del secondo attore di aprire il coperchio fallivano, guadagnandosi così il ruolo di persona incompetente. La fase dimostrativa era seguita da un test in cui i due attori contemporaneamente cercavano di aprire un nuovo contenitore che conteneva del cibo, nella condizione Cibo a cui hanno partecipato metà dei cani, oppure nulla, nella condizione Vuoto a cui ha preso parte l’altra metà dei cani.
Durante la fase dimostrativa, i ricercatori hanno preferito non utilizzare il cibo bensì un oggetto neutro, per evitare che si formasse un’associazione preliminare tra cibo e attore.
Le ipotesi
Le ipotesi preliminari dei ricercatori erano le seguenti: se i cani avessero riconosciuto differenze di competenza tra i due attori, allora nella condizione Cibo si sarebbero avvicinati preferibilmente alla persona competente, per massimizzare le possibilità di ottenere il cibo. Al contrario, nella condizione Vuoto, i cani non avrebbero mostrato una chiara preferenza tra i due attori, poiché non c’era speranza di ottenere il cibo da uno dei due attori.
I risultati
I risultati del test confermano queste ipotesi, ma… solo per quanto riguarda le femmine! Infatti, i ricercatori hanno scoperto che solo le femmine guardavano significativamente più a lungo la persona competente nella condizione Cibo, rispetto alla condizione Vuoto. Inoltre, i cani femmina preferivano avvicinarsi alla persona competente. In altre parole, la direzione del loro sguardo ha predetto il loro successivo comportamento di scelta.
Questi risultati indicano che le femmine di cane sono in grado di valutare la competenza di un essere umano e di adattare il loro comportamento in base alle loro valutazioni sociali. È plausibile, infatti, che abbiano previsto che la persona competente avrebbe saputo come aprire il contenitore e quindi avrebbero potuto ottenuto il cibo.
Esistono studi in cui la superiorità femminile nel dominio cognitivo sociale è stata evidenziata in numerose specie di mammiferi, tra cui l’uomo, per cui non c’è da stupirsi se, a livello di gruppo, questa tendenza si possa riscontrare anche nei cani. Ovviamente bisogna sempre considerare le variabilità individuali, ma, almeno per il mio caso, questo studio è in linea con il pensiero che Wendy sia più ‘furbetta’ di Benji.
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BIBLIOGRAFIA:
Chijiiwa, H., Horisaki, E., Hori, Y., Anderson, J. R., Fujita, K., & Kuroshima, H. (2022). Female dogs evaluate levels of competence in humans. Behavioural Processes, 203, 104753.