I NOSTRI CANI CI IMITANO

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SAPEVATE CHE I CANI POSSONO IMPARARE A FARE QUALCOSA DI NUOVO ANCHE SOLO OSSERVANDO LE NOSTRE AZIONI?

Stiamo parlando dell’apprendimento sociale, ovvero la capacità di acquisire nuove informazioni o nuovi comportamenti grazie all’osservazione di altri individui. Per molti anni si è creduto che l’apprendimento sociale fosse unicamente un processo caratterizzante l’uomo e alcune specie di primati non umani. Ma in effetti, sebbene filogeneticamente distanti dall’uomo, i cani non sono solo animali sociali intelligenti con complesse interazioni intraspecie, ma anche animali domestici. Non è strano, dunque, credere che nel corso della loro lunga storia di domesticazione, i cani abbiano acquisito tratti comportamentali e cognitivi che hanno permesso loro di adattarsi alla complessa vita sociale umana. Tra questi, vi è, appunto, l’apprendimento sociale e la capacità di imitare.

LO DICE LA SCIENZA

Diversi studi scientifici negli ultimi anni, hanno dimostrato come i cani imparino a svolgere un compito anche solo osservando qualcun altro farlo. Ad esempio, sappiamo come ai cani risulti difficile il compito di detour attorno ad una recinzione forma di V, in cui all’interno della punta della V vi è posto del cibo, mentre loro, posti all’esterno della punta della V, dovrebbero allontanarsi dal cibo e fare il giro intorno alla recinzione per poterlo raggiungere. È stato però dimostrato come i cani diventino molto abiliti in questo compito dopo una sola dimostrazione umana. Un altro studio ha però dimostrato che le dimostrazioni messe in pratica dall’uomo per il cane sono inefficaci se l’uomo non da segnali verbali di attenzione e non stabilisce un contatto visivo con il cane. Parlare al cane e condividere l’attenzione sono quindi elementi necessari perché il cane possa imparare per imitazione una nuova azione.

IL PROTOCOLLO SPERIMENTALE DEL DO AS I DO

Sfruttando questa inclinazione dei cani per l’apprendimento sociale e d’imitazione, è stato sviluppato un protocollo sperimentale che si base sulla riproduzione da parte dell’animale di un’azione compiuta dallo sperimentatore. Stiamo parlando del metodo “Do as I do”, ovvero “fai come me”.

In cosa consiste il Do as I do?

Questo metodo richiede innanzitutto una fase preliminare, in cui il cane deve imparare con metodi di addestramento “tradizionali” (ovvero tecniche di condizionamento operante, ad esempio luring o shaping) 3 azioni. Queste 3 azioni devono poter essere eseguite anche dall’uomo e devono essere sotto segnale vocale, ovvero il cane deve saperle eseguire perfettamente appena gli si da il comando vocale. A questo punto si può iniziare il training del Do as I do, in cui il cane dovrà imparare la regola dell’imitazione, ovvero dovrà imparare che il comando “Do it” vuol dire “imita quella che sto facendo”.

COSA FARE IN PRATICA

Posto di fronte al cane, l’umano esegue una delle azioni conosciute dal cane, dopo di che dice “Do it” ed in seguito dice al cane il segnale vocale dell’azione appena svolta, che quindi la eseguirà a sua volta. Facciamo un esempio pratico. Tra le 3 azioni imparate e conosciute alla perfezione dal cane vi è il “terra”. Mi metto di fronte al cane, eseguo io stesso il terra, dopodiché dico “do it” seguito dal comando “terra”, il cane farà terra. Reiterando questo procedimento per tutte le 3 (e più) azioni conosciute dal cane, per diverse sessioni, il cane imparerà che “do it” significa “imita quello che ho appena fatto”.  Una volta che la regola è stata imparata, il gioco è fatto. A questo punto si potrà svolgere azioni non conosciute dal cane, chiedere il comando “Do it” ed aspettare che il cane svolga la stessa azione che gli avete appena mostrato.

SÌ, FUNZIONA VERAMENTE!

L’efficacia di questo metodo è stata ampiamente studiata, ed è emerso come addirittura possa essere più efficiente di tradizionali metodi di addestramento. Infatti, una ricerca di qualche anno fa, ha indagato quale metodo, tra il “do as i do” e lo shaping fosse più efficiente nell’insegnare al cane 3 diverse nuove azioni: una semplice, una complessa ed una sequenza di più azioni. Sebbene non si siano riscontrate differenze significative tra i due metodi di addestramento per quanto riguarda le azioni semplici, è stato rilevato come i soggetti che hanno utilizzato il metodo “Do as I do” hanno prevalso su quelli che hanno utilizzato l’addestramento con shaping/clicker nel caso di azioni complesse e di sequenze di più azioni.

L’apprendimento sociale, dunque, si rivela essere una tecnica di addestramento che, in aggiunta ai metodi ampiamente utilizzati, può essere particolarmente utile per insegnare azioni complesse, basandosi sulle capacità dei cani di osservare, imitare azioni e obiettivi.

BIBLIOGRAFIA:

Pongrácz P, Miklósi Á, Kubinyi E, Gurobi K, Topál J, Csányi V (2001). Social learning in dogs: the effect of a human demonstrator on the performance of dogs in a detour task. Anim Behav 62:1109–1117.

Pongrácz P, Miklósi Á, Timar-Geng K, Csányi V (2004). Verbal attention getting as a key factor in social learning between dog (Canis familiaris) and human. J Comp Psychol 118:375–383

Topál, R. Byrne, Á. Miklósi, V. Csányi. Reproducing human actions and action sequences: Do as I Do! in a dog. Anim. Cogn., 9 (2006), pp. 355-367.

Fugazza, Á. Miklósi. Deferred imitation and declarative memory in dogs. Anim. Cogn. (2013).

Claudia Fugazza, Ádám Miklósi. Should old dog trainers learn new tricks? The efficiency of the Do as I do method and shaping/clicker training method to train dogs. Applied Animal Behaviour Science, Volume 153, April 2014, Pages 53-61. https://doi.org/10.1016/j.applanim.2014.01.009

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