LA NATURALE PROPENSIONE DEI CUCCIOLI AD IMITARCI

cucciolo di cane e gatto

Nel precedente articolo abbiamo parlato dell’apprendimento sociale, ovvero della capacità di acquisire nuove informazioni o nuovi comportamenti grazie all’osservazione di altri individui. Abbiamo visto come anche questa tipologia di apprendimento sia presente nei cani, grazie alla quale i ricercatori hanno implementato nuovi protocolli sperimentali e tecniche di addestramento, come il cosiddetto “Do as I do”.

UN RECENTE STUDIO SCIENTIFICO CHE SI CONCENTRA SUI CUCCIOLI

Un recentissimo studio ha voluto indagare se la capacità di imitazione verso l’uomo fosse una tendenza spontanea per i cuccioli di cane, e se vi fossero differenze rispetto a cuccioli di lupo e cuccioli di gatto. Infatti, i cuccioli di specie con cure parentali prolungate, potrebbero avere una naturale inclinazione per l’osservazione e l’imitazione delle azioni dei genitori e di altri membri del gruppo. Inoltre, nelle specie sociali, la tendenza a riprodurre le azioni degli altri membri del gruppo può non solo avere una funzione di apprendimento, ma può anche facilitare la coesione sociale e l’affiliazione.

PERCHÈ GLI AUTORI HANNO SCELTO DI METTERE PROPRIO QUESTE 3 SPECIE A CONFRONTO?

Sappiamo come i cani siano sottostati ad un lungo processo di domesticazione, che tra il 20.000 e 40.000 anni fa gli ha fatti divergere dai loro più stretti antenati, i lupi. Anche i gatti sono stati sottoposti ad un processo di domesticazione, il quale però è avvenuto in tempi molto più recenti, circa 10.000 anni fa. Inoltre, nel corso della loro storia all’interno dell’ambiente umano, i cani hanno spesso svolto funzioni di cooperazione con l’uomo, il quale invece ha tenuto i gatti principalmente per le loro abilità di predazione verso i roditori. Un’altra differenza tra cani e gatti riguarda i loro sistemi sociali iniziali e ancestrali: gli antenati dei gatti erano cacciatori solitari, mentre i parenti più stretti dei cani erano cacciatori di branco con una tendenza allo scavenging (fare da spazzini per gli scarti umani).

LE IPOTESI SPERIMENTALI

Pertanto, studiando i cuccioli di queste 3 specie, tutti allevati in famiglia ed in modo similare, si potrebbe far luce su diversi aspetti: 1. Il ruolo dell’antenato sociale vs solitario, favorendo l’ipotesi di un maggiore apprendimento sociale nelle specie più sociali (cane e lupo) rispetto a quelle con origini solitarie (gatto); 2. Come ha influito il processo di domesticazione, supportando l’ipotesi di una maggiore tendenza all’apprendimento sociale nell’interazione con l’uomo nelle specie addomesticate (cane e gatto), rispetto a quella non addomesticata (lupo); 3. Le funzioni di questi animali durante la storia di domesticazione, a favore dell’ipotesi di un maggiore apprendimento sociale nella specie addomesticata per funzioni cooperative (cane), rispetto a quella addomesticata principalmente per la caccia indipendente (gatto).

I CUCCIOLI DOVEVANO IMITARE DELLE INTERAZIONI CON OGGETTI SCONOSCIUTI

Gli autori dello studio hanno voluto testare la tendenza dei cuccioli a riprodurre spontaneamente, ovvero senza l’utilizzo di cibo, le azioni dimostrate dagli esseri umani.  I cuccioli di cane, i gattini e cuccioli di lupo hanno tutti socializzato in modo simile in famiglia. 42 cuccioli di cane, 39 gattini e 8 cuccioli di lupo hanno partecipato all’esperimento, il quale consisteva nell’interazione con due oggetti sconosciuti, una scatola di plastica ed un Wobbler Kong. Nella pima fase dell’esperimento i cuccioli potevano esplorare l’ambiente e i nuovi oggetti, mentre tutte le loro interazioni con essi venivano registrate. La fase di test consisteva nello sperimentatore seduto di fronte al cucciolo con l’oggetto sconosciuto posto davanti. Lo sperimentatore, osservato dal cucciolo, svolgeva l’azione designata, che poteva essere toccare l’oggetto con il naso oppure con la zampa, dopodiché il cucciolo era libero di interagire con l’oggetto.

QUALI RISULTAI HANNO OTTENUTO?

Innanzitutto, le 3 specie hanno mostrato una differenza nella probabilità di guardare la dimostrazione: i cuccioli di cane avevano più probabilità di osservare lo sperimentatore umano rispetto ai cuccioli di lupo e ai gattini. Inoltre, i gattini si sono dimostrati coloro che meno hanno interagito con gli oggetti, sia da soli che dopo aver assistito alla dimostrazione dell’uomo. Cuccioli di cane e lupo, invece, erano più propensi ad interagire con gli oggetti e hanno fatto combaciare le loro azioni con quelle dimostrate, più spesso dei gattini. Inoltre, i ricercatori hanno notato che i cuccioli interagivano spontaneamente (senza aver ricevuto la dimostrazione) per la prima volta con l’oggetto utilizzando il naso. Per tutte le specie, dunque, toccare l’oggetto con la zampa, non risultava l’azione preferita. Nonostante questo, i cuccioli di cane sono stati i più accurati nel riprodurre l’azione toccare l’oggetto con la zampa, dopo aver osservato il dimostratore fare lo stesso.

LE CONCLUSIONI

Questo studio dimostra una maggiore tendenza dei cuccioli di cane e, in parte, dei cuccioli di lupo (ma non dei gattini) ad interagire con gli oggetti e a riprodurre le azioni appena osservate da un dimostratore umano. Ciò supporta l’ipotesi che la socialità intrinseca delle specie giochi un ruolo importante nella formazione delle loro tendenze all’apprendimento sociale. Inoltre, il fatto che i cuccioli di cane, ma non i cuccioli di lupo socializzati, abbiano replicato le azioni non preferite dimostrate dall’uomo, indica come il ruolo della domesticazione sia stato fondamentale. Tuttavia, tale ruolo sembra dipendere dalla specifica storia di domesticazione della specie. Infatti, i gattini, con una storia di domesticazione piuttosto diversa dai cani, hanno mostrato la minore predisposizione ad assistere e replicare le dimostrazioni umane.

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FONTE:

Fugazza, C., Temesi, A., Coronas, R. et al. Spontaneous action matching in dog puppies, kittens and wolf pups. Sci Rep 13, 2094 (2023). https://doi.org/10.1038/s41598-023-28959-5

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