Avete presente quando i nostri cani sfoggiano quegli irresistibili occhi dolci e quell’espressione da cane bastonato? La scienza ha dimostrato che sono il risultato di una selezione basata sulle preferenze dell’essere umano.
Circa 30.000 anni fa è cominciato quel processo che ha portato alla separazione tra lupi e cani, ovvero il processo di domesticazione. Durante questo periodo, i processi di selezione hanno plasmato sia la l’anatomia che il comportamento del cane, trasformandolo così nel migliore amico dell’uomo.
Una delle abilità più straordinarie sviluppate dai cani è quella di saper leggere ed utilizzare la comunicazione umana. Infatti, pensate che i cani sono addirittura più abili degli scimpanzé nel comprendere i segnali comunicativi dell’uomo, come ad esempio l’indicare qualcosa con un dito oppure rivolgere lo sguardo in una particolare direzione.
Inoltre, è stato dimostrato come lo scambio di sguardi tra cane e uomo sia fondamentale per le loro interazione sociali. Ad esempio, quando i cani non riescono a risolvere un compito, cercano il contatto visivo con la figura umana di riferimento, cosa che invece non accade per i loro cugini lupi.
Alcuni studi sull’importanza dello scambio di sguardi nella relazione tra uomo e cane, suggeriscono come guardarsi reciprocamente negli occhi possa portare ad un incremento dell’ossitocina, ovvero quell’ormone coinvolto nei comportamenti affiliativi e nella relazione madre-figlio. Anche in questo caso, sembra che tutto ciò non avvenga per i lupi.
Si potrebbe quindi pensare che durante il processo evolutivo di domesticazione, alcuni antenati dei cani abbiano mostrato delle particolari caratteristiche che hanno suscitato nell’uomo una risposta di cura e affetto. Queste caratteristiche sono state favorite e selezionate, portando il cane ad essere quello che vediamo oggi.
Ma quali potrebbero essere queste speciali caratteristiche che rendono il cane così diverso dal lupo per quanto riguarda la comunicazione e di conseguenza la relazione con l’uomo?
Un gruppo di ricercatori inglesi e americani ha ipotizzato che vi siano delle differenze anatomiche nella muscolatura facciale attorno agli occhi tra cani e lupi, e differenze comportamentali tra le specie in termini di utilizzo di questi muscoli per promuovere il contatto visivo. Queste caratteristiche speciali porterebbero il cane ad avere quell’espressione da cucciolo con gli occhioni dolci, che è tanto irresistibile per noi umani. Infatti, è risaputo come la specie umana prediliga caratteristiche anatomiche simili a quelle dei bambini, come la fronte larga, gli occhi grandi, una testa proporzionalmente più grande del corpo e così via.
Inoltre, anche alcuni movimenti muscolari sembrerebbero enfatizzare queste caratteristiche, come ad esempio il sollevamento del sopracciglio. Questo movimento assomiglia ad un movimento facciale che gli esseri umani producono quando sono tristi, suscitando potenzialmente una risposta di cura da parte di altri esseri umani.
I ricercatori hanno scoperto che l’unica differenza anatomica della muscolatura facciale tra cani e lupi era proprio una presenza di muscoli attorno agli occhi molto più sviluppata nei cani. Di conseguenza, questa differenza anatomica si è tradotta in differenze comportamentali tra cani e lupi, in quanto i cani producono movimenti facciali del sopracciglio molto più spesso ed in maniera più esagerata rispetto ai lupi. Così facendo, i cani riescono a far sembrare i loro occhi più grandi e dolci, suscitando nell’uomo quella voglia irrefrenabile di spupazzarseli e prendersene cura.
BIBLIOGRAFIA
Juliane Kaminski, Bridget M. Waller, Rui Diogo, Adam Hartstone-Rose, Anne M. Burrows. Evolution of facial muscle anatomy in dogs. Proceedings of the National Academy of Sciences, June 17, 2019; DOI: 10.1073/pnas.1820653116