No, la connessione ad internet non c’entra questa volta. Parliamo infatti di una illusione ottica, chiamata di connessione, o ‘connectedness illusion’ che per la prima volta è stata testata in una specie animale nel Laboratorio DogUP. L’esperimento è parte di una serie di studi sulle capacità visive dei cani, come quello sul riconoscimento del proprietario di cui vi abbiamo parlato in precedenza. L’esperimento di cui parliamo oggi stato condotto dalla dottoranda di cui sono il supervisore, Miina Lõoke. Da alcuni anni stiamo lavorando a diversi esperimenti per chiarire se i cani vedano le illusioni ottiche così come le vediamo noi. L‘ultimo studio fatto è proprio sull’illusione di connessione ed è stato appena pubblicato su Scientific Reports, del gruppo Nature.
Cos’è l’illusione ottica di connessione
Osserva la figura qui sotto e, senza contare e senza starci troppo a pensare, dì qual è l’insieme di pallini più numeroso. Sono abbastanza sicuro che indicherai quello dove i pallini non sono uniti da delle linee, anche se il numero di pallini di fatto è lo stesso nelle due figure (contare per credere). Ne sono sicuro perché per noi umani questa è una delle più potenti tra le cosiddette illusioni di quantità. Ovvero quelle illusioni che alterano la nostra capacità di stimare la quantità di oggetti in un insieme. Tra le altre illusioni di questo tipo ve ne sono di molto note, come quelle raffigurate più sotto. Queste ultime sono state studiate ampiamente in diverse specie animali – compreso il cane. Invece l’illusione di connettività non era mai stata studiata prima in una specie diversa dall’uomo.